
le mie idee sulla vita e il mondo
Studio e lavoro
23.10.2012 16:53
Imagine all the people
Living life in peace... (Imagine di John Lennon)
Immagina che tutte le persone possano realizzarsi completamente.
Nel lavoro, nelle relazioni affettive.
Che ognuno possa scegliere di studiare solo quello che gli piace, di sostenere gli esami più graditi.
Che poi possa anche scegliersi il lavoro ideale.
Che possa guadagnare quello che vuole.
Che possa sedurre chi vuole.
Che possa avere la casa, l'auto, e i beni che vuole.
Che ognuno possa moltiplicarsi quanto vuole, come i conigli.
Sarebbe un paradiso, forse pensi.
Beh, io no.
Io il senso della vita non lo metto in queste cose.
Troverei degradante per un essere umano tutto questo trionfo del "a me piace", "io voglio".
Riterrei questa vita nient'altro che una voluttuosa ed immorale masturbazione.
Non può essere in questo il senso della vita.
Non è il successo quello che conta, nè il raggiungimento di qualsivoglia obiettivo.
Non conta nulla se hai fatto l'università che ti piaceva di più, nè se hai la fortuna di fare il lavoro che desideravi da sempre.
Sono tutti idoli, solo idoli.
E se ti illudi che conquistare il partner migliore del mondo ti risolva la vita, o ti garantisca il migliore rapporto sentimentale, ti sbagli di grosso.
Io ora non te lo dico qual'è il senso di tutto, nè ti voglio ancora svelare il segreto della felicità.
Pensaci. Guarda come vive chi ha avuto tutto, e cosa manca veramente a quelli che hanno avuto poco o niente.
Parla con le persone. Fatti raccontare la vita dai vecchi. Cerca di andare oltre la frammentarietà degli episodi della vita, e di cercare il minimo comune denominatore. C'è una costante profonda. C'è un tesoro sotto il sostrato esistenziale.
Ti do un aiutino, ma poi basta: leggiti la vita di Madre Teresa.
Vita facile, eh?
Guarda il suo sorriso.
Lo vedi, non viene da balocchi e profumi. Manco dalla soddisfazione dello studio, dai successi professionali, dall'attrazione sentimentale per i bei giovani.
C'è una soddisfazione profonda, una felicità che viene da altro. Che non è poesia, non è retorica, non è nostalgia.
Perchè realizzarsi è importante, ma bisogna vedere cosa significa realizzarsi!
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